Anche io scrivo un primo blog durante la mobilità...mi riprometto di pubblicare un diario più dettagliato a mente “fredda” ma, adesso che il capitolo Finlandia si è appena concluso, quello che mi è rimasto maggiormente impresso sono alcuni miti da sfatare...prima di tutto, dalle ultime statistiche risulta che la Finlandia non abbia il sistema scolastico migliore in Europa, anzi...è proprio questo che li ha resi quasi felici di rimettersi in gioco e correre il rischio di mettere insieme un nuovo ambizioso curriculum...pensare fuori dagli schemi e sviluppo professionale continuo sono gli elementi centrali di un sistema scolastico già di fatto all’avanguardia che non si ferma ad auto compiacersi ma cerca costantemente di progredire per rispondere alle esigenze di ogni singolo studente.
Altro mito da sfatare...alla base di un sistema che dà ottimi risultati c’è una semplicità quasi disarmante...libertà e autonomia nell’apprendimento e nell’insegnamento, se da una parte presuppongono un coordinamento e una collaborazione continua da parte degli insegnanti, dall’altra garantiscono agli studenti quell’acquisizione di competenze chiave in modo quasi naturale, replicando la vita reale. Riuscire a integrare il lavoro collaborativo in maniera sistematica all’interno delle ore curricolari è secondo me la vera sfida del sistema italiano...non abbiamo le stesse risorse ma, in fondo, le attività svolte in classe non sono poi così diverse...bisogna molto lavorare sul concetto di ambiente di apprendimento aperto, che permetterebbe anche di aprire la mente e andare oltre gli schemi comuni che limitano le potenzialità degli studenti.
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