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Germania

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Geschwister-Scholl-Gesamtschule

Römerstraße 522

47443 Moers

 Germania

https://www.gesamtschule-moers.de/

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Date: 31 marzo - 6 aprile 2022

Luogo: Moers (Germania)

Partecipante: Margherita Rizzuto

Geschwister-Scholl-Gesamtschule Moers (GSG) è situata nella parte ovest della Germania, vicino al confine olandese e tra la regione del Reno inferiore e quella della Ruhr, la più grande conurbazione industriale tedesca del passato. 

Circa 965 alunni tra i 9 e i 19 anni frequentano la scuola e, in quanto istituto comprensivo, vengono rilasciati tutti i tipi di qualifiche fino agli A-level. Il team della scuola supporta il lavoro pedagogico e sostiene il processo di apprendimento individuale e di orientamento al lavoro. 
Circa il 50% degli alunni ha un background migratorio. Le lingue straniere incluse nel curriculum scolastico sono inglese, francese e spagnolo. Percorsi CLIL vengono strutturati per Geografia, Storia e Politica. Un altro elemento centrale è costituito dal lavoro individuale con materiali Montessori. I genitori possono decidere il percorso adatto per i figli. Media education è una materia obbligatoria nel curriculum degli ordini inferiori, mentre nelle classi superiori gli alunni possono scegliere l'informatica. 

In passato GSG è stata una scuola molto internazionale con scambi negli USA, a Shangai, nel Regno Unito e in Danimarca e con regolare partecipazione a progetti Comenius. Oggi è ancora attivo solo lo scambio con gli Stati Uniti. Dal 2018 ha attivato tre progetti Erasmus+: KA1 (Languages do IT), KA2 strategic school partnership “ Raise your ICT skills in raised schoolgardens" e come coordinatore di un consorzio di scuole KA1 “We can do IT together”.  

L'esperienza

L’attività di Job Shadowing che era stata organizzata e pianificata ad aprile del 2020 in Germania, precisamente a Moers, nella Renania Settentrionale - Vestfalia, era stata posticipata a causa dell’emergenza COVID-19. Il successivo lockdown ci  ha impedito per due anni di viaggiare. Finalmente, il 30 marzo, io e la collega Rosa Fici della scuola primaria siamo partite per Moers. Entrambe avevamo partecipato ad un progetto Etwinning dal titolo “24 days till Christmas”, fondato dalla collega tedesca, Barbara Klaassen, insegnante della scuola primaria St. Marien Schule, tutor della collega Fici.  La mia tutor, Verena Michael l’avevo conosciuta , invece, quando era stata ospite nel nostro istituto nell’anno scolastico 2018- 2019. Lei insegna e dirige la scuola secondaria di I livello, la Geschwister- Scholl- Gesamtschule. E’  un istituto comprensivo,  frequentato da  972 alunni. La scuola secondaria è costituita da 2 livelli  dal 5° anno al 10° anno e dall’ 11° al 13° anno. Molte sono state le attività svolte durante la settimana di job shadowing: visita alla scuola  Millingen Grundschule am Bienenhaus, scambi di esperienze con i colleghi stranieri,  osservazione delle loro strategie e metodologie di insegnamento nelle classi di inglese bilingue, potenziamento, CLIL di geografia, Tedesco L2; Visite culturali: Moers, Düsseldorf, Moers, Kamp-Lintfort, Xanten.

Ho seguito e partecipato anche attivamente alle lezioni dei colleghi stranieri, osservando le metodologie adottate, gli ambienti di apprendimento, i comportamenti e cercando di cogliere  similarità e differenze, sempre in un’ottica di scambio reciproco.

Le  lezioni davano spazio alla centralità dell’alunno, e in modo induttivo cercavano di  promuovere nello studente il pensiero critico, autonomo e responsabile.

Si favorisce, quindi,  l’apprendimento attivo, e grande attenzione viene data al cooperative learning, soprattutto nelle classi di potenziamento, dove gli alunni possiedono maggiori   competenze linguistiche. Sono attività che svolgo abitualmente nelle mie classi ma, in tutte le lezioni l’ atmosfera era molto rilassata e, il comportamento degli studenti era ineccepibile;  partecipavano con vivo interesse e motivazione, rispettando il turno di parola,  senza disturbare o annoiarsi. Osservando gli  alunni del 10° anno sono, invece, rimasta colpita da altri aspetti. Mi ha sorpresa l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato reciprocamente: durante le esposizioni, tutti i compagni ascoltavano in modo rispettoso e poi, intervenivano con feedback costruttivi senza ridicolizzare o giudicare il lavoro del proprio compagno, ma con profonda maturità emotiva.

Questa esperienza mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti della mia professione. Ad esempio, l’importanza degli spazi, del setting, dell’ambiente di apprendimento. Se gli spazi fossero più confortevoli, più ampi, più luminosi, più attrezzati, più accoglienti il processo di apprendimento degli alunni sarebbe sicuramente più fluido e fruibile.

La scuola, che mi ha ospitato, ha, infatti,  ampi spazi esterni e interni dove gli alunni si intrattengono a chiacchierare. Il clima nelle classi è armonioso. Gli alunni rispettano le regole, partecipano attivamente, e soprattutto si ascoltano e si confrontano in modo democratico. Ciò dipende  sicuramente da un punto di forza della scuola: il team di pedagogisti che lavora a tempo pieno (40h) e a stretto contatto con i docenti. Durante l’anno  scolastico vengono attivati numerosi progetti che si occupano di creare in classe un clima distensivo, collaborativo e privo di conflitti. La consulenza agli alunni, ai genitori e agli insegnanti ha un ruolo centrale in tutto ciò. Vi sono progetti di educazione sociale, di prevenzione alla violenza. Il progetto “ Sozialgenial”  è un progetto di volontariato: una volta alla settimana gruppi di 8 alunni della classe 9 (15 anni) giocano con gli alunni della classe 5^. L'obiettivo  é quello di favorire l’inserimento del nuovo gruppo classe e far sentire gli alunni parte integrante del nuovo contesto scolastico. Inoltre, durante l'intervallo gli studenti possono recarsi nella stanza del pedagogista per  parlare liberamente dei loro problemi o per giocare al calcetto o con altri giochi da tavolo. 

In conclusione, l’attività di job shadowing in Germania è  stata un'esperienza unica che mi ha arricchito umanamente e professionalmente. Mi ha dato la possibilità di confrontarmi con colleghi stranieri, di riflettere sul mio metodo di insegnamento, di ricevere nuovi stimoli e strategie per rimodulare la mia azione didattica. Ho dialogato con i pedagogisti sulle  attività svolte durante l'anno scolastico e messe in atto per aumentare l'inclusione degli studenti nelle classi e per risolvere conflitti. Ho ricevuto suggerimenti e comportamenti da adottare   nelle classi con alunni problematici. Ho ampliato la mia conoscenza di un paese straniero e di una cultura diversa dalla nostra e, soprattutto, ho stretto rapporti con colleghi per  eventuali  collaborazioni future.

Prof.ssa Margherita Rizzuto

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