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SECONDARY CLIL

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Date: 8-13 settembre 2019

Partecipanti: Gabriella Arcadipane, Maria Rita Rosaria Petralia

Luogo: Cheltenham (GB)

OBIETTIVI DEL CORSO:

- presentare buone pratiche CLIL

-comprendere il potenziale legato alla metodologia CLIL 

-promuovere lo sviluppo di progetti CLIL adatti al proprio contesto e alle abilità dei propri alunni 

- fornire idee pratiche e materiali da utilizzare in classe

-considerare l'uso della tecnologia digitale nella pianificazione e nello svolgimento delle lezioni CLIL

La nostra esperienza

Quando ci è stato comunicato che la nostra richiesta per partecipare ad un corso di formazione sulla metodologia CLIL era stata accettata, eravamo contente ma, allo stesso tempo, preoccupate per le nostre conoscenze linguistiche e tecnologiche. Il corso, infatti, si sarebbe tenuto a  Cheltenham, in Inghilterra, dall'otto al tredici Settembre.

In questa avventura non eravamo da sole ma con altri colleghi destinati ad altre tipologie di corso e ad altre sedi, fra noi anche la Dirigente, cosa che ci ha incoraggiato ancora di più, a fine Agosto abbiamo preso parte ad un corso di preparazione pre-corso e  ciò ci ha resi ancora più uniti e motivati.

Finalmente è arrivato il giorno della partenza, l'entusiasmo era alto. L'indomani abbiamo preso parte ad un'escursione nei villaggi delle Cotswolds organizzata dalla responsabile del gruppo, Micaela Hurcombe. Questa giornata è servita per smorzare la tensione, conoscere posti incantevoli  e integrarci con le altre partecipanti al corso.

Il corso si è tenuto all'Isbourne Centre, l'ambiente, poco austero e confortevole, ci ha aiutato a stemperare la tensione. Dopo una breve introduzione di  Micaela Hurcombe, è iniziata la prima lezione tenuta da Debbie Candy. Siamo state subito coinvolte attivamente e messe a nostro agio dalla dolcezza dell' insegnante. Partendo dalle nostre riflessioni, la lezione prosegue con la presentazione di questa nuova metodologia e sulle tecnologie da utilizzare. Viene spiegata la differenza tra BICS e CALP cioè Basic Interpersonal Comunication Skills e Cognitive and Accademic Learning Proficiency. La lezione prosegue per tutto il giorno con esercizi pratici in cui veniamo continuamente coinvolte.

Durante la settimana abbiamo avuto altri docenti, Lucy Norris e Manny Vazquez, più professionali e distaccati, ma sempre cordiali e disponibili. Le lezioni sono sempre state pratiche, dinamiche e coinvolgenti, infatti, dovevamo svolgere continuamente esercizi o presentare  lavori di gruppo. Attenzione puntata sulle strategie CLIL e su esercizi che mirano ad evidenziare le differenze tra i linguaggi, specifico, tecnologico, generico e funzionale. Niente lezioni esclusivamente teoriche, i ragazzi devono prendere spunto dai testi che gli vengono proposti per identificare i differenti linguaggi, per poi classificare ed elaborare i contenuti, grazie a Ranking activites, Sequencing activity, Meanings links, ecc. Tutto ciò riguarda lo Scaffolding learning. Dal testo gli studenti devono, inoltre, evidenziare gli elementi comuni e le differenze, le cause e gli effetti ed i messaggi chiave. Per quest'ultimo obbiettivo, efficaci possono essere i diagrammi ed i Grafici.Per imparare piccoli concetti o poesie e teoremi a memoria, invece, si può utilizzare il Vanishing Cloze, dopo aver letto attentamente un testo si ripete più volte e, man mano, vengono cancellate sempre piu parole che lo compongono, quindi lo sforzo degli studenti diventa inconsapevolmente maggiore. 

Tutti gli insegnanti hanno insistito sul fatto che l'aula CLIL non può avere la disposizione dei banchi tradizionale ma deve essere predisposta per lavorare in gruppo, in quanto questo tipo di lezione mira a rendere gli studenti partecipi, attivi e collaborativi.  Altro punto che viene sottolineato è la difficoltà degli studenti di rimanere per ore seduti, da ciò, esercizi che prevedono il coinvolgimento motorio per renderli sempre più attivi e l’utilizzo di Kahoot e di Quizziz per instaurare una positiva competizione.

Questa nuova metodologia pone l'alunno come protagonista, proponendogli l'esecuzione continua di esercizi pratici come, mappe concettuali, ricerca di parole e concetti chiave, costruzione di diagrammi, grafici, cartelloni, lavori e giochi di gruppo. Tutti esercizi che gli permettono di imparare giocando confrontandosi  e muovendosi ordinatamente. 

Si parte da un semplice concetto per poi, tramite gli esercizi, mettere in grado lo studente di relazionare sull'argomento trattato. Metodologia che, chiaramente, oltre ad ampliare le conoscenze linguistiche in inglese,  può essere applicata a tutte le discipline.

Tra gli obiettivi principali del corso c'è sicuramente l'idea che tutti devono essere in grado di imparare, per questo in una lezione i concetti da insegnare devono essere minimi e presentati in modo diverso da quello tradizionale, semplificandoli  e ponendoli anche sotto forma di giochi. La metodologia CLIL, quindi, coinvolge attivamente gli studenti e rende l'apprendimento piacevole ed accessibile.

La nostra esperienza si è conclusa con un notevole arricchimento personale e professionale, con una maggiore voglia di mettersi in gioco,di lavorare sempre di più con entusiasmo e collaborazione e, soprattutto, con la consapevolezza che il confronto e l'aggiornamento siano elementi indispensabili per una didattica all'avanguardia ed ai livelli degli standard europei.

Prof.sse Gabriella Arcadipane e Maria Rita Rosaria Petralia

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