top of page

ORIGINAL BEST PRACTICES BENCHMARKING

en12.png

Date: 8-14 settembre 2019

Paesi: Finlandia/Estonia

Partecipanti: Adriana Battaglia (DS),

Licia Arcidiacono, Grazia L. Aquilina, Matteo C. Leone

Argomenti principali del corso: 

- Innovazione. Piani di sviluppo scolastico, riforma del curriculum, competenze del XXI secolo.

- Passaggio dal non-digitale al digitale. Test digitali in Finlandia.

- Focus sullo studente. Sistema di sostegno a tre livelli, bisogni speciali, cooperazione a casa e a scuola.

- Focus sul docente. Apprendistato digitale, coaching, teacher/student agents.

- Management. Esempi in loco.

- Sviluppo europeo nelle scuole estoni, studi PISA e altri enti di ricerca internazionali. 

La nostra esperienza

Era la fine di agosto e, mentre tanti colleghi vivevano gli ultimi giorni di meritato riposo, il primo gruppo di mobilità KA1 si ritrovava a scuola per preparare una delle avventure professionali più stimolanti finora da noi vissute.

Sapevamo che il nostro Original Best Practices Benchmarking sarebbe stato un corso "sui generis", ma non sapevamo esattamente cosa ci aspettasse e, proprio nelle ore in cui il Ministro Fioramonti additava il modello finlandese come quello a cui guardare, sabato 7 settembre ci ritroviamo su un volo per Helsinki. Il viaggio è abbastanza lungo ma arriviamo, come previsto, intorno a mezzanotte. Non vediamo l'ora che sia domani...

Domenica mattina, nelle prime ore della giornata, Helsinki ci appare come una capitale nordica dal ritmo silenzioso e rilassato: da una parte, la monumentalità dell'architettura con un centro storico concentrato e compatto; dall'altra, una "fredda" città di mare, con un fascino del tutto particolare. L'incontro col resto del gruppo è previsto nel primo pomeriggio, quindi ne approfittiamo per fare i turisti e immergerci nella realtà locale. Ci muoviamo verso la prima tappa obbligata: Kauppatori, Piazza del Mercato. Davanti a noi, con il mar Baltico da sfondo, si stagliano una moltitudine di bancarelle che ogni giorno attirano abitanti del luogo e turisti: frutta, pesce, verdura di stagione, insieme a artigianato locale, souvenir e abbigliamento. La nostra mattinata prosegue con la visita alla Cattedrale ortodossa di Uspenki, alla Cattedrale Luterana e al Museo Civico, girando per le strade della città e familiarizzando con i punti di riferimento principali.

Il momento di recarsi al luogo dell'appuntamento è arrivato, sul gruppo WhatsApp dei partecipanti del corso Euneos arrivano i primi messaggi...inizia a piovere, ma ci dirigiamo verso la stazione dei treni dove all'ingresso troviamo la guida finlandese Petri Ilmonen e diversi dei partecipanti provenienti da tutta Europa (Francia, Grecia, Svezia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Portogallo, Slovenia, Germania, Spagna...).

A un allegro benvenuto da parte di Petri segue un tour guidato della città...Il gruppo procede veloce, toccando i luoghi principali della città, che in effetti noi abbiamo già in parte visitato di mattina. C'è però un luogo che ci lascia letteralmente a bocca aperta, alla fine del tour: Oodi, la recentissima Biblioteca Centrale di Helsinki che costituisce una sorta di straordinario polo culturale e luogo di incontro per persone di qualunque età, provenienza e ceto sociale...bambini, studenti universitari, adulti o semplici turisti come noi. L'immaginazione o la fantasia più fervida non avrebbero neppure lontanamente potuto avvicinarsi a ciò che si pone sotto i nostri occhi. Sui tre piani incontriamo ogni tipo di persona e iniziamo a capire quanto importante sia il ruolo rivestito dalla cultura per questo paese. Oodi è tutto ciò che si vuole: da area relax, a spazio di produzione dei propri manufatti, a sala di lettura, lavoro o studio. Ogni piano è un luogo di scoperta: il primo piano è una sorta di lobby aperta per eventi, sale, info point, punto di riconsegna dei libri e caffetteria. Il secondo piano comprende uffici, aree giochi, sale riunioni, un laboratorio urbano e spazi per varie attività. Il terzo piano è un luogo dove rilassarsi con i libri, leggere e prendere un caffè.

La giornata si conclude con la cena di benvenuto in un ristorante tipico. Con il resto del gruppo, degustiamo piatti molto particolari durante una serata all'insegna dell'allegria, del folklore e dei buoni auspici per l'inizio del corso il giorno seguente.

Il terzo giorno è quello dell'inizio ufficiale del corso. L'appuntamento è al Varia Vocational College, presso Vanta, appena fuori Helsinki. A introdurre il corso è Petri Ilmonen, con una panoramica su ciò che ci attenderà nei prossimi giorni e un'introduzione sulla Finlandia, paese bilingue con 5.5 milioni di abitanti, in cui si parla una lingua totalmente diversa da quelle del ceppo indoeuropeo, semplice da leggere ma con una grammatica molto complessa. Sin da subito viene introdotto il leitmotiv che ci accompagnerà per tutta la prima parte del corso: la chiave del successo finlandese è dovuta al fatto che i docenti sono "free and independent", svincolati da qualunque tipo di ispezione o valutazione.

In realtà, rispetto agli ultimi studi OCSE PISA, da qualche anno la Finlandia non è più il primo sistema scolastico a livello di risultati, sebbene nel complesso sia ancora il primo in Europa. Il paradosso è che proprio l'aver perso posizioni nel ranking mondiale è stato considerato come qualcosa di positivo per poter rimettersi in gioco, cambiare il curriculum scolastico e trovare nuove sfide professionali per ritornare "grandi". Mettere in discussione ciò che a prima vista risulterebbe già praticamente perfetto è il punto di forza di un sistema scolastico in continua evoluzione, in cui il denaro non compra la buona istruzione. L'istruzione, università inclusa, è gratuita poiché il governo le attribuisce ancora un grande valore, pur avendo effettuato tagli economici rispetto al passato; i pasti sono gratuiti; i programmi sono liberi da qualsiasi tipo di costrizione e i docenti (tutti laureati) scelgono l'approccio pedagogico che ritengono più adatto ai propri studenti; non ci sono test o valutazioni standardizzate nei confronti di alunni, docenti o risorse didattiche ma, soprattutto, ogni studente è uguale e non ci sono enormi differenze tra le varie scuole. In un paese in cui si presta molta attenzione al posizionamento all'interno del ranking europeo, paradossalmente non esistono valutazioni nazionali standardizzate ma l'intero sistema si fonda su una fiducia incondizionata tra tutti gli attori del sistema scolastico. A fare il resto sono elementi chiave come cooperazione e collaborazione, condizioni di lavoro favorevoli e stipendi adeguati, libertà di indirizzare l'identità della scuola partendo da una costruzione condivisa dei saperi. Il pensare fuori dagli schemi (think outside the box!) e lo sviluppo professionale continuo sono gli altri elementi di un sistema scolastico che cerca di migliorarsi per soddisfare le esigenze dei singoli alunni e fornire ai docenti tutti gli strumenti necessari per farlo.

Un ulteriore mito da sfatare è quello secondo cui la Finlandia stia pensando di rivoluzionare tutto eliminando le materie con la riforma del curriculum scolastico; al contrario, si tratta di adottare un approccio trasversale alle materie. La costruzione dei saperi basata sulle competenze s'incentra su una nuova metodologia olistica chiamata Phenomenon Based Learning. Niente di particolarmente complicato, come il nome potrebbe far pensare: una tematica comune a tutte le materie, svolta da tutti i docenti per almeno due settimane. Creativity, Critical Thinking, Communication e Cooperation...queste le 4C da tenere in considerazione all'interno di ogni azione educativa pensata all'interno del nuovo curriculum scolastico finlandese. Il che si associa perfettamente a un apprendimento che non può prescindere dalle nuove tecnologie, in quanto l'uso di tablet o smartphone per gli studenti di oggi corrisponde alla penna degli studenti di ieri, e dev'essere visto come un supporto all'apprendimento attivo piuttosto che un nemico da combattere o allontanare. L'ultima sessione della giornata riguarda appunto un workshop sull'uso di TIC e competenze del XXI secolo. QR code games e applicativi come Plickers, Quizziz e realtà aumentata contribuiscono a rendere le lezioni più motivanti per gli studenti.

Dopo una lunga giornata di corso, abbiamo ancora la forza di esplorare un po' Helsinki, approfittando della bella giornata e delle temperature decisamente miti. E naturalmente ne approfittiamo anche per assaggiare altri cibi tipici in un ristorante molto suggestivo, Zetor...sembra quasi sia inverno e attendiamo solo di veder passare le renne di Babbo Natale!

Il giorno seguente iniziamo le osservazioni sul campo con la prima visita ad un istituto comprensivo di recentissima costruzione, Havukoski School, a Vantaa. La particolarità di questa scuola sono gli ambienti di apprendimento: spazio fisico, culturale e digitale si uniscono per dar vita a un luogo aperto e flessibile in cui ciascuno può trovare la propria dimensione cognitiva, grazie anche alla trasversalità degli insegnamenti. Alle classi tradizionali si uniscono aree relax e open learning spaces...gli alunni possono mettersi comodi (niente scarpe!) e scegliere liberamente dove recarsi per svolgere le consegne assegnate degli insegnanti, utilizzando le tecnologie più all'avanguardia in un contesto sicuro. La gestione partecipata permette a docenti, alunni e genitori di crearsi una scuola su misura. Un ambiente vissuto, che i ragazzi sentono proprio e che quindi rispettano come fosse casa loro...inutile dirlo, nessuna scritta su muri o banchi, classi tenute in perfetto ordine pur essendo dei luoghi in cui si lavora tanto anche a livello manuale...uno spazio che vive e lascia vivere chi vi gravita attorno. Condizione imprescindibile affinché tutto questo possa avvenire è un altro punto spesso debole del nostro sistema: la collaborazione con la C maiuscola (co-planning, co-teaching, co-debriefing, co-reflecting). Il sistema è efficiente perché tutti, supportati da buone competenze digitali, sono sulla stessa lunghezza d'onda e riescono a modulare o rimodulare le azioni da intraprendere in modo sinergico all'interno della comunità scolastica.

Alla fine della presentazione, ci viene data la possibilità di osservare alcune lezioni. A lezioni svolte in laboratori all'avanguardia si alternano materie tradizionali come economia domestica... Grande uso delle tecnologie, parte integrante del sistema stesso sia per gli insegnanti che per gli alunni, ma anche ritorno alla tradizione, ai lavori manuali, come quello del falegname o della sarta, ai lavori domestici, come la stiratura o la cucina.

Dopo aver ricevuto altre informazioni sulla strutturazione del nuovo curricolo scolastico finlandese da parte del Dirigente Scolastico, la nostra prima visita giunge al termine ma la giornata è ancora lunga e ci riserva un pomeriggio pieno di sorprese. Il programma prevede infatti la visita al centro della scienza Heureka. Un ambiente innovativo per grandi e piccoli, in cui il sapere scientifico e tecnologico si coniuga alla spensieratezza e al divertimento, alla sperimentazione e alla "gioia" della (ri)scoperta...e a furia di scherzare, giocare e sperimentare passando da una sezione all'altra, felici e curiosi come bambini, ci ritroviamo a trascorrere in compagnia un paio di ore piacevolissime.

La giornata si conclude con la nostra ultima cena finlandese e l'ultima passeggiata by night...

Ultimo giorno in Finlandia. Questa volta ci tocca studiare un itinerario per raggiungere la Veromäki school, a Vantaa. Prima di dare un'occhiata in giro, due insegnanti ci spiegano i punti di forza di una scuola in continua crescita, che ha appena celebrato i 100 anni.

Ancora una volta, come ci verrà confermato anche più tardi dal confronto con gli insegnanti in classe, tecnologia, apprendimento collaborativo e libertà di scelta costituiscono gli elementi fondamentali per un'istituzione di successo. Tre livelli (base-intermedio-avanzato): gli alunni scelgono come, quando e dove studiare. Gli insegnanti agiscono da facilitatori, stanno nei corridoi nel caso in cui qualcuno abbia bisogno di aiuto per svolgere i task assegnati. Tutti gli alunni possiedono un Chrome book che viene usato in ogni lezione e strumenti digitali come Google Drive e Google classroom fanno parte della routine quotidiana di docenti e alunni. Non esiste spiegazione frontale: 15 minuti di input sono sufficienti per eseguire la consegna durante il resto della lezione. In base al nuovo curriculum del 2014, percorsi didattici diversi per tutti impediscono l'insuccesso scolastico e sono gli stessi ragazzi a selezionare e calibrare i task in base agli obiettivi che si prefiggono...vari livelli di difficoltà, con esercizi comuni a tutti e una sorta di agenda online con una lista di task settimanali da segnare con colore differente in base al tipo di progresso riconosciuto dal ragazzo stesso, nell'ottica di un processo di autoapprendimento favorito da un sistema online a cui hanno accesso insegnanti e alunni.

Gli ambienti ci colpiscono per la flessibilità e per il modo in cui vengono vissuti, pure i bambini più piccoli sono in grado di gestire compiti di realtà lavorando da soli al computer con una facilità disarmante...modernità e praticità coincidono con una visione più spicciola, ma più efficace della scuola.

La mattinata scorre ancora una volta rapida e verso mezzogiorno si conclude ufficialmente la nostra prima parte di corso in terra finlandese...è giunto il momento di salutare e ringraziare Petri per averci fatto da guida in questi giorni e mettersi in marcia verso Tallinn.

La traversata via traghetto Helsinki-Tallinn a bordo della Eckerö Line si rivela più piacevole di quanto immaginato...all'interno di quella che sembra quasi una piccola nave da crociera, musica live e poltrone confortevoli con vista "mare" allietano il viaggio di circa tre ore. Tra una chiacchiera e l'altra, aggiornamenti al TwinSpace e blog del progetto, pianificazione delle rimanenti giornate, il tempo a bordo scorre veloce e ci ritroviamo presto con la Finlandia alle spalle e l'Estonia davanti a noi.

Una volta giunti a destinazione, nonostante la stanchezza, dopo cena ci concediamo una prima passeggiata nel piccolo centro storico medievale della capitale estone, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Tallinn ci lascia subito incantati: ogni scorcio ha una sua peculiarità, ogni palazzo sembra essere stato sapientemente collocato all'interno di un disegno geometrico dai colori pastello e dalle simmetrie perfette...Racchiusa da un’antica cinta muraria, di cui attualmente restano 2 km e 20 torri di guardia, la Città Vecchia ha mantenuto quasi intatto il tessuto urbano medievale costruito dal XIII al XVI secolo, quando costituiva una città fiorente e un importante snodo commerciale della Lega Anseatica. La Piazza del Municipio, centro nevralgico della Città Vecchia, è piena di caffè e ristoranti tipici. Concludiamo la giornata curiosi e carichi di aspettative per quello che ci attenderà l'indomani.

Giovedì mattina incontriamo la nostra nuova guida, James Sunney Quaicoe. L'appuntamento è nella hall dell'Università, poco distante dal nostro hotel, per cui questa volta gli spostamenti sono meno avventurosi del solito e la pioggia che ci accompagnerà durante la giornata non ci dà troppo fastidio...Ci ritroviamo col resto del gruppo con cui abbiamo già condiviso l'esperienza di Helsinki e siamo pronti a visitare la prima scuola in programma, Tallinna XXI Kool.

Se la Finlandia sembrava il modello perfetto, la nostra sorpresa è ancora più grande nel vedere che l'Estonia sembri godere di un contesto educativo addirittura più virtuoso che, pur essendo forse meno "futuristico" della Finlandia, ha saputo prendere il meglio dal sistema educativo top e l'ha reso più concreto e accessibile a tutti. D'altronde, ci sarà un motivo se questo è il paese con il minor debito pubblico e il più veloce tasso di sviluppo rispetto agli altri paesi dell'Est, e se la disoccupazione a Tallinn è dello 0%!

Anche qui, la scuola si basa su un sistema digitalizzato; le valutazioni non sono numeriche ma, al termine di ogni lezione, gli insegnanti esprimono un commento scritto che gli alunni possono visionare online tramite un account personale. Pure i genitori sono chiamati a partecipare attivamente: devono scrivere un commento sui progressi che notano in ogni materia nei propri figli, all'interno di un triangolo sinergico tra scuola, alunni e famiglia.

Ad accogliere il nostro gruppo troviamo alcuni membri dello staff della scuola ma sono due studenti particolarmente spigliati a guidarci nel tour all'interno di classi e laboratori...In ogni angolo, bacheche con targhe e trofei tirati a lucido spiccano in un ambiente abbastanza neutro e formale, abbellito tuttavia da quadri e altri lavori d'arte degli studenti lungo tutti i corridoi.

La scuola dispone di eccellenti laboratori scientifici, con tante postazioni occupate dai ragazzi all'opera. Il laboratorio di robotica, #EDUINNOLAB, ha addirittura il patrocinio di LEGO Education e ci lascia a bocca aperta non solo per la struttura, ma anche per il tipo di materiali e risorse a disposizione di docenti e alunni...in ambienti così dinamici ad essere favoriti sono l'acquisizione di competenze specifiche ma soprattutto del metodo di lavoro, del rispetto delle consegne e della pianificazione delle fasi progettuali.

I corridoi hanno sul pavimento o sulle pareti elementi di gioco che servono a far rilassare i ragazzi e attivare dinamiche di movimento tra una pausa e l'altra...per la serie, mens sana in corpore sano.

Le visite didattiche odierne non sono ancora terminate, c'è tempo per riempirci ancora gli occhi e il cuore con immagini di ambienti accoglienti, innovativi e dinamici in cui l'apprendimento cooperativo avviene in maniera concreta, tangibile...Nel pomeriggio ci trasferiamo al G.Adolf Gymnasium. Ad attenderci all'ingresso di quest'altra modernissima struttura troviamo un'insegnante, coadiuvata da uno studente di scuola superiore che ricopre anche l'incarico di IT Manager della scuola e nel corso della nostra visita ci espone come funziona la strumentazione tecnologica nei vari ambienti.

Sempre in questa scuola, vediamo concretamente attuato il concetto di una scuola di qualità per tutti e per ciascuno...non tutte le attività vanno bene per tutti, ogni alunno deve essere incentivato a trovare la propria dimensione. Così, da una parte ci ritroviamo in un laboratorio di falegnameria in cui i bambini, con la supervisione di un docente, progettano modellini e lavorano il legno maneggiando con estrema disinvoltura strumentazione potenzialmente pericolosa; dall'altra, vediamo un gruppo di bambine impegnate in un laboratorio di maglia, ferri e gomitoli alla mano.

La tradizione si associa fortemente alla modernità e all'apertura verso nuove idee, per cui mentre camminiamo vediamo Wi-Fi in ogni area, laboratori sempre aperti per lo studio autonomo, Chrome books e televisori MultiTouch di ultimissima generazione, classi con vetrate trasparenti dotate di tavoli componibili che facilitano l'apprendimento collaborativo, aree relax con giochi, ping pong, librerie, divani e tavolini...E il paradosso è che NON ci sono lezioni di informatica, perché la tecnologia è integrata in ogni materia anche grazie al supporto di tutorial per docenti e studenti. I ragazzi infatti vengono responsabilizzati e, con una sorta di approccio D-I-Y (Do-It-Yourself), devono trovare da soli il modo di utilizzare i programmi seguendo le istruzioni o, in seconda battuta, chiedendo aiuto al resto della classe. Le abilità informatiche che gli alunni particolarmente talentuosi in materia possono mettere al servizio della classe, unite alle competenze professionali e alle esperienze di vita dei docenti, permettono di costruire insieme apprendimenti. E se quanto qui elencato non fosse già sufficiente, a un certo punto ci troviamo davanti a una serie di cose che non ci aspetteremmo mai di poter trovare in contesto scolastico: muri di gomma, sacco e guantoni da boxe nella zona relax, giganti tastiere "calpestabili", terrazza con vista su Tallinn su cui ogni tanto atterrano anche elicotteri...Finito il giro, veniamo invitati a seguire dei mini-workshop di robotica e realtà aumentata tenuti dagli stessi alunni, fra l'altro di giovanissima età. I ruoli si capovolgono e diventano loro i nostri insegnanti...

La giornata è stata ricca di input ma il nostro tardo pomeriggio prosegue con una passeggiata nel cuore di Tallinn e la cena nel locale tipico Peppersack, uno degli edifici simbolo della città, in cui l'atmosfera medievale dà l'impressione di tornare indietro nel tempo, tra artigiani e mercanti...non male, dopo esserci sentiti nel futuro per tutta la giornata!

Il nostro ultimo giorno di corso con la visita presso il Russian Gymnasium, in cui gli alunni di grade 1-9 studiano principalmente in lingua russa e svolgono alcune materie in estone. Ennesima scuola con risultati eccellenti a livello nazionale, sempre con grande libertà di azione in termine di programmi.

Subito ci viene data l'opportunità di visitare gli ambienti e entrare in qualche classe in cui si sta svolgendo lezione. Arriviamo pure in una sorta di mansarda dedicata all'esposizione dei lavori di arte realizzati dai ragazzi, uno spazio davvero interessante dedicato all'estro e alla creatività.

Come ci spiegano gli stessi insegnanti e alunni della scuola, le principali attività innovative riguardano l'uso di STEM e STEAM (con l'uso di materiali e archivi digitali, app come GeoGebra, Desmos e la partecipazione a progetti internazionali Lego, Scratch e Robotex), club extracurricolari e attività all'aria aperta.

La tecnologia riveste un ruolo fondamentale sin dagli inizi del 2000. Nel 2004 si è avuta l'introduzione di servizi informatici (ekool) e l'integrazione della tecnologia nel curriculum scolastico in Estonia. L'uso di piattaforme digitali e Google tools per la gestione della scuola ha via via soppiantato del tutto i documenti cartacei, grazie anche a programmi di formazione, comunità virtuali e al supporto della figura di educational technologist introdotta all'interno delle scuole dal 2009. 3-4 volte all'anno vengono organizzati dei Distance Learning Days in cui gli alunni hanno la possibilità di studiare a distanza da casa tramite materiali online e in contemporanea i docenti possono svolgere corsi di formazione.

Applicativi digitali e l'approccio STEAM vengono utilizzati per ripensare e riformulare i programmi curricolari...le tecnologie diventano il mezzo tramite cui si punta a far acquisire critical thinking, entrepreneurship, interactive models, modelling and desing, cooperation skills. Tutte competenze del XXI secolo, integrate in progetti concreti (project-based learning), senza teoria, che puntano a far maturare l'alunno come persona e a prepararlo per la vita.

Tutto quello che abbiamo visto e sentito in questi giorni, grazie a un misto di (poca) "teoria" legata a (tanta) osservazione sul campo, trova una sua quadratura del cerchio con le ultime presentazioni a cui assistiamo di ritorno all'Università di Tallinn. Il Senior Researcher Mart Laanpere ci dà una illuminante panoramica del background socio-culturale estone e della svolta digitale all'interno del sistema educativo di questo paese, sottolineando ancora una volta come il successo negli studi OCSE PISA sia dovuto a elementi centrali quali l'alto grado di autonomia delle scuole, il livello elevato di preparazione degli insegnanti (corrispondente a un altrettanto elevato salario) e l'applicazione di strategie metacognitive. Il modello originario è quello finlandese ma, grazie al documento Lifelong Learning Strategy 2020, il governo ha regolarizzato una serie di provvedimenti per raggiungere obiettivi strategici e promuovere un cambiamento volto a dare a tutti la possibilità di un apprendimento "su misura" lungo tutto l'arco della vita.

La nostra guida locale James tira le fila del corso con un intervento riassuntivo che ci invita a riflettere sul significato del benchmarking, termine preso in prestito dal linguaggio economico, che significa confrontarsi con le scuole migliori per poter apprendere da queste per migliorare.  James e Mart ci hanno aiutato a capire come non esista "il meglio" in assoluto da replicare a ogni costo, ma che dall'osservazione degli altri si può intuire quale possa essere "il meglio" per la propria realtà in un particolare momento storico. Ci ha colpito molto la loro riflessione finale incui hanno detto che “se voglio fare una copia di Picasso, non potrò mai aspirare ad emulare il modello originale, ma vederlo, mi aiuterà a capire da dove parto, dove voglio arrivare, cosa posso fare per riportare qualcosa di quel modello nel mio”. Ed è questo, ciò a cui noi dobbiamo tendere...le condizioni di partenza sono estremamente diverse, ma se tutti cooperiamo ad un progetto comune, con gli stessi intenti e lo stesso impegno possiamo raggiungere nuovi e migliori risultati.

Dopo i ringraziamenti e saluti di rito, la fine del corso non può che essere celebrata con l'ultima sera in giro per Tallinn...Olde Hansa, il locale più caratteristico sulla Piazza del Municipio, lo abbiamo riservato per quest'ultima spensierata serata in compagnia.

 

Il giorno finale, decidiamo di visitare alcuni dei luoghi più suggestivi di Tallinn. Ci rechiamo alla Cattedrale di Aleksandr Nevskij, la monumentale cattedrale ortodossa di Tallinn che, con le sue cupole a cipolla, gli alti campanili e le croci luccicanti, domina la collina di Toompea.

Una splendida giornata di sole, intervallata però da qualche violenta pioggia, ci permette di esplorare zone nuove...ci "perdiamo" tra vicoli che ci regalano altri fantastici scorci della città, negozi con migliaia di souvenir e una terrazza panoramica che ci mette davanti allo skyline della città. Abbiamo ancora qualche ora di relax per godere della bellezza del luogo e delle sue atmosfere.

Nel pomeriggio torniamo per l'ennesima volta nel centro storico e, a malincuore, diamo l'ultimo saluto alla piazza principale con i suoi magnifici edifici colorati che si stagliano impotenti davanti a noi...cielo azzurro e temperatura mite: non poteva esserci modo migliore per concludere la nostra esperienza.

Il viaggio del rientro, in compenso, sarà abbastanza impegnativo...l'itinerario prevede volo in tarda serata con scalo a Orio al Serio e ripartenza per Catania intorno alle 6 del mattino...Anche se con un leggero ritardo, riusciamo ad essere a casa la mattina presto...sfruttiamo la domenica per ricaricare le energie e cominciare il nostro anno scolastico l'indomani, con tanto entusiasmo e voglia di condividere l'esperienza Erasmus con colleghi e alunni e sperimentare con loro.

Non è stato facile mettere insieme le parole, le opinioni e le sensazioni di 4 persone, per quanto all'unisono rispetto alla straordinarietà dell'esperienza vissuta, per cui vi invitiamo anche a leggere i post individuali del nostro blog!

 

DS Dott.ssa Adriana Battaglia

Prof.ssa Licia Arcidiacono

Prof.ssa Grazia L. Aquilina

Prof. Matteo C. Leone

La disseminazione

bottom of page