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Immagine del redattoreLicia Arcidiacono

CLIL&Agenda 2030: il valore della Collaborazione

Aggiornamento: 15 giu 2020

Sono stati mesi difficili, è innegabile, ma l'entusiasmo e la creatività dei ragazzi ci ripaga delle mille fatiche, anche a distanza...non mi soffermerò in questa sede su quanto il CLIL sia importante per lo sviluppo delle competenze linguistico-cognitive degli alunni e sull'enorme potenziale legato a questa metodologia trasversale a tutte le discipline...anche se da sempre in questa scuola mi occupo di CLIL, non è esattamente questo l'obiettivo della mia formazione Erasmus, per cui lascerò alle colleghe Marzia Arcadipane e Sara Petralia le considerazioni metodologiche di un percorso ancora più sperimentale che quest'anno ci ha stupito in vario modo, e a seguito di svariate circostanze.

Vorrei però focalizzarmi sulla Collaborazione, una delle 4 C del CLIL ma anche uno dei principi fondamentali su cui si fonda la progettualità europea con le scuole straniere e che può costituire il motore delle attività all'interno della classe e, forse ancor di più, all'interno di un vero team docenti.

Se già in presenza, nella "nostra" aula CLIL, durante le lezioni si respirava un'aria carica di entusiasmo, gioia di apprendere e faticare per raggiungere insieme risultati concreti, con la didattica a distanza abbiamo riscontrato un senso di unione ancora maggiore, con un gruppo che ha rafforzato la consapevolezza del termine collaborazione. Il Covid-19 ha stravolto i nostri piani, ma ci ha fatto arrivare ad obiettivi che solo qualche mese fa non sarebbero stati da noi nemmeno immaginabili, in così poco tempo. E così, ci ritroviamo con i ragazzi di prima che, da noi incoraggiati a partecipare a un concorso nazionale con un lavoro iniziato e poi bruscamente interrotto in classe, in tempo record mettono insieme una raccolta di fumetti digitali lavorando con Book Creator, Zoom, Google Classroom e WhatsApp e, in poco meno di una settimana, quasi telecomandati dagli input di noi docenti, riescono a organizzare dei team di lavoro per registrare tutte le voci dei personaggi, acquisendo competenze digitali e mettendole in campo in modo pratico ed efficiente grazie al CLIL. Sembra quasi che la distanza sia riuscita ad avvicinare e far sprigionare una grandissima voglia di fare, insieme...E la cosa più bella è che i ragazzi sono assolutamente consapevoli di come buona parte della "straordinarietà" di quest'esperienza consista proprio nel grande valore che tutti i componenti della classe attribuiscono allo spirito di gruppo, e quindi alla collaborazione.

E se in classe i più piccoli erano anche i più accaniti sostenitori del CLIL, non possiamo invece nascondere come a volte fosse difficile motivare i più grandi a lavorare con un approccio per molti di loro nuovo, e forse per questo "da temere". Tuttavia, a distanza, anche in loro è venuta fuori con maggiore determinazione e costanza una forza d'animo che li ha resi più consapevoli di come, sempre grazie al fil rouge della collaborazione, sia stato possibile vincere le paure e acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità, a conclusione di un ciclo di studi. Nasce così l'e-book sui 17 obiettivi dell'Agenda 2030, un lavoro variegato che mette insieme le personalità, le motivazioni e le competenze dei singoli alunni delle classi terze all'interno di un prodotto comune, in nome dello spirito di gruppo, per partecipare - pure questo - al concorso nazionale Immagini per la Terra.

Farei sicuramente un torto non menzionando neanche uno dei lavori della classe CLIL degli alunni di seconda, ma ci sarà tempo e modo di parlarne dettagliatamente in quanto con loro, sempre puntuali, attenti e motivati, abbiamo iniziato un percorso didattico che speriamo possa dare ottimi risultati anche a lungo termine, intrecciando CLIL, eTwinning e possibili futuri progetti Erasmus. Mi limito a pubblicare un lavoro anch'esso collegabile alla situazione di crisi globale e alle sfide ulteriori che si porranno per attuare i punti dell'Agenda 2030. Nato e approntato nel bel mezzo della pandemia (da cui poi, ad onor del vero, è scaturita anche l'idea della tematica del concorso #LaGabelliNonSiFerma), il progetto ha previsto la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione collettiva per la lotta contro il Coronavirus, creata in digitale partendo da dati e spiegazioni scientifiche fino ad arrivare a modi più personali e creativi di dare consigli per riuscire a superare un periodo così difficile.

Una panoramica generale su alcuni dei lavori portati avanti dai ragazzi durante quest'anno così sui generis non può che confermare come la collaborazione sia senza dubbio la soft skill a cui non si può rinunciare.

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