Si è svolto ieri, nel nostro istituto “A.Gabelli”, l’ incontro di disseminazione per condividere con i colleghi la nostra esperienza di formazione Erasmus+Ka1: CLIL, Pratical Methodology for Primary and Secondary School, che si sono tenuti a Cheltenham e a Portsmouth, rispettivamente a settembre e a ottobre di quest’anno.
Abbiamo iniziato io e Michele, mostrando delle slides esplicative del CLIL, significato del termine, i capisaldi educativi, chi sono gli insegnanti coinvolti, come pianificare un’ attività... Poi, si è passati ad illustrare alcune delle attività che abbiamo svolto al “John Pounds Centre” di Portsmouth: Warmers activities; Meaning drills; Procedure Dictation; Running, Beep, Funny, Drawing Dictation, Poetry, Rhymes and Songs; Tongue twister.... le visite a Portsmouth, Winchester, Londra... e i nostri lavori di conclusione del corso... Dopo, hanno proseguito le colleghe Marzia e Sara esponendo la loro esperienza.
Alla fine, abbiamo tenuto i nostri workshops, con diversi gruppi di colleghi, per illustrare alcune delle pratiche metodologiche e delle attività che abbiamo studiato e messe in atto durante la nostra formazione. Ho iniziato con il Running / Drawing Dictation: “The monsters“; i colleghi/studenti sono stati divisi in tre gruppi, ognuno dei quali aveva dei “ runners” e un “ drawer”; i runners, uno alla volta , dovevano memorizzare un elemento dell’immagine posta su una parete e riportarlo al drawer, il quale doveva disegnarlo. Alla fine della gara, hanno confrontato i disegni realizzati, con gli originali, votando con un “UP or DOWN” la copia più “ fedele”..Tutti hanno superato la prova!
Poi, ho proposto il Beep Dictation : “What a wonderful world”; ho distribuito una fotocopia illustrata della celebre canzone, i colleghi seguendo il video musicale sulla Lim , dovevano sostituire alle immagini-Beep le parole corrispondenti; infine, testo in mano, hanno verificato l’esattezza.
È stata una bellissima esperienza. Ho riscontrato, con mia piacevole sorpresa, una grande partecipazione da parte delle colleghe, anche di chi non aveva una preparazione di inglese.
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