Quando siamo partiti a Portsmouth con il collega Michele, tanto era l’entusiasmo e tante le aspettative e la voglia di imparare per acquisire nuove competenze per quanto concerne la metodologia CLIL.
Dopo un corso breve , ma intenso di argomenti trattati, di ore di lezione e di lavori svolti, siamo tornati con l’entusiasmo di chi vuole subito mettere in pratica quanto appreso.
Tanti sono i lavori svolti con i bambini e molti ancora ne avevamo in programma... se non ci avesse investito prepotentemente l ‘emergenza Covid 19, bloccandoci, senza preavviso, a casa.
Abbiamo iniziato partendo dall’ABC: Cosa s’intende col termine CLIL , perché è così importante, come inserirlo nella didattica quotidiana... Tra i primissimi lavori CLIL svolti in classe: “We are a team”,” Friday for future”, “Poetry’s corner “, The Magic telescope”, “The traffic light”, e poi “London bus tour book”, “The story of the hail”, “Drawing Dictation”, “Running Dictation “, True or False “ “ Fill in the gap”.
Con il “Progetto CLIL, classi aperte” gli alunni delle quinte hanno studiato alcuni tra i maggiori miti e leggende dell’antica Grecia e della Sicilia: tra questi: The myth of Prometheus, The myth of Teseus, The myth of Etna, The legend of Sunflower, The Legend of colours of men,... con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo comunicativo e creativo in lingua inglese e stimolare la collaborazione tra alunni appartenenti a classi diverse.
In occasione dell’accoglienza del gruppo Erasmus, poi, purtroppo, bloccata in seguito all’emergenza, i ragazzi si sono impegnati nella realizzazione di un fumetto in maxi cartelloni murali con il Mito dell’Etna e di Bookmarks disegnati e colorati su cartoncino e plastificati, con immagini dell’Etna e dei prodotti tipici siciliani, da donare a tutti i partecipanti. Certamente in futuro, ci sarà l’occasione per incontrarsi e per portare a conclusione ciò che era nei programmi di questa collaborazione e di scambio culturale..
Il progetto è stato accolto con entusiasmo dagli alunni proprio perché il linguaggio del fumetto è più immediato, sintetico, di facile comprensione per tutti e ha permesso, divertendosi, di sperimentare, sviluppare le capacità di cooperative learning, di learning by doing, di imparare e mettere subito in campo le conoscenze apprese.
Il progetto ha reso “visibile” l’apprendimento attraverso il prodotto realizzato: il fumetto, senza accorgersi che, mentre lo si costruiva, si imparava perché si mobilizzavano, si selezionavano e si utilizzavano tutte le risorse disponibili, sviluppando così le proprie capacità e, nel contempo, stimolando e tirando fuori quelle del “gruppo”.
Abbiamo imparato tantissimo, “sperimentando giocando”; abbiamo scoperto che esistono molteplici canali che ci possono aiutare ad apprendere anche concetti apparentemente più complessi, divertendoci e lasciandoci coinvolgere totalmente... unico neo... il tempo da rincorrere.
Anche per me, la metodologia CLIL è stata ed è un’occasione di crescita continua, una spinta a rinnovarsi e a non arrendersi alla sola classica lezione frontale.
L’approccio CLIL è una metodologia educativo-didattica che consente di apprendere contenuti delle diverse discipline in lingua inglese in maniera naturale promuovendo la collaborazione, il confronto, la crescita individuale e di gruppo, in cui ognuno dà il proprio contributo sentendosi parte integrante e non un’appendice, libero e non a disagio nell’esprimersi in L2.
Così mi sono sentita nel corso “Pratical Methodology for Primary Teachers” al John Pounds Centre di Portsmouth che ci ha visto docenti-discenti, pronti a metterci in gioco, ad acquisire quanta più competenza possibile che ci sarebbe servita, da lì a poco, nella pratica in classe.
Completamente coinvolta dall’entusiasmo della nostra formatrice Katie... un vulcano in eruzione , di idee e di proposte: Listening, Speaking, Pronunciation, Meaningful, Choral Drills, Tongue Twisters, Songs and Rhymes, Storytelling,... Ho appreso come sia di fondamentale importanza iniziare la giornata e ogni cambio di attività cui richiede concentrazione, con una Warmer Activity. Cosi è stato anche per noi: le Warmers Activities di Katie ci vedevano sempre protagonisti dandoci la fiducia e la carica necessarie a iniziare un nuovo Task, con nuovi obiettivi, per continuare con motivazione crescente.
Tantissimi gli spunti, le idee, i suggerimenti appresi e i giochi, le attività, i lavori realizzati in classe. Molti altri ce ne saranno negli anni a venire.
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