"Ricreare tutto ciò che avevo visto non era possibile ovviamente, realtà, sistemi, mentalità soprattutto erano troppo diversi, ma qualcosa si poteva fare, anzi si doveva fare....e allora ho cominciato, nel mio piccolo.."
Così cominciava il post con il quale mi ero riavvicinata, poco più di un mese fa' a questo blog.
Mai avrei immaginato che di lì a pochi giorni tutto sarebbe cambiato.
L'emergenza Covid 19, la chiusura delle scuole, il progressivo isolamento fino al completo lockdown....
E così, all'improvviso, prima ancora che qualcuno ci chiedesse di farlo, perché bastava già l'essere educatori e amare i nostri alunni, spinge me e i miei colleghi a rivoluzionare tutto ciò che fino a qual momento era stato il nostro operare quotidiano. Quel futuro, che in Nord Europa avevo visto presente, ma apparentemente irraggiungibile, di colpo prende vita in mezzo a noi.
Vado a ripescare tutto ciò che in mobilità avevo visto, quanto avevo imparato nei mesi attraverso le mobilità dei colleghi, aggiungo un paio di webinar, l'e-learning, il costante apporto che tutti noi abbiamo ricevuto dall'animatore digitale ed ecco che per magia mi trasformo in una "prof PRO 2.0"...
Non sono una nativa digitale, ma non mi sono mai considerata una "noob" in questo senso, tuttavia un'iniziale e comprensibile smarrimento ha colto anche me...ma è durato pochissimo, il tempo di fare un reload... e sono ripartita, meglio di prima..
Nonostante la lontananza materiale, ho trovato con gli alunni una sintonia che mai avrei immaginato e, molto più di prima, ogni giorno adesso cerco di inventarmi qualcosa di nuovo, di sorprendente, che faccia venire ai miei ragazzi la voglia di connettersi senza trovare scuse di alcun tipo.....
Il momento più bello? Un giorno, avrei dovuto finire la video lezione alle 12, ma tiriamo avanti per una buona mezz'ora perché i ragazzi non ne vogliono sapere di interrompere un quiz online che stavamo giocando in tempo reale, creato appositamente per loro. Felici e sorridenti nonostante il ritardo piano piano lasciano la chat; a quel punto mi scuso con la collega di sostegno che, per colpa mia, aveva perso anche lei più tempo del previsto. E lì succede la cosa bellissima e inaspettata... è la collega che mi ringrazia perché, per la prima volta in questo oscuro periodo, le è sembrato proprio di stare in classe.. con il vocio dei ragazzi, le loro risatine e la loro allegria.... Super!!!!!!
E' chiaro che anch'io voglio tornare nel traffico, a sentir suonare la campanella, a prendere il caffè nei corridoi coi colleghi, ma credo che, per andare avanti, sia sempre necessario trovare qualcosa di buono in quello che facciamo ogni giorno...
Questa ventata di aria nuova è sicuramente una cosa da apprezzare e da tenere stretta nell'attesa che tutto questo finisca... e sono grata a tutti quei semi che, nei mesi scorsi, hanno permesso che dentro di me potesse nascere questo cambiamento.
Le emozioni della didattica a distanza!