Saliamo i gradini per l’ultima volta e non mi sembra vero che stiamo per finire. Due rampe rispettivamente di 156 e 100 gradini, che fatica la prima volta poi ti abitui e diventano il tuo rituale prima di entrare a scuola.
Oggi siamo nella old school, un “Buongiorno!” gridato da alcuni alunni all’ingresso ci porta una ventata d’Italia, c’è pure una cartina di legno mostrata in nostro onore dalla maestra Tanja Ilijaš. Primo argomento del giorno “nogomet”, il calcio e Pelé (io da fan di Maradona sono un po’ deluso). Arriva una tazzona di cappuccino, come rifiutare?
Scopro che i ragazzi dividono le loro simpatie fra Cristiano Ronaldo, Neymar e Mbappè ma quando si parla di tifo sono tutti d’accordo (o quasi) Dinamo Zagreb e solo 2 Hajduk Split (Spalato).
Dalla teoria si passa alla pratica, dopo il cappuccino mi sento pieno di energia e mi offro di aiutare la squadra più debole, devo ammetterlo: mi hanno fatto sudare specialmente il piccolo fenomeno Toni Čop (forse il futuro Modric) che poi scopriamo essere bravo anche a pallacanestro e Tanja conferma la sua bravura in tutti gli sport.
Ricreazione con assaggio di prodotti tipici. Prima di iniziare la storia di Zagabria ci confrontiamo sui numeri e sulla loro pronuncia, sull’utilizzo di questi nella valutazione, per loro Pet (cinque) è il voto più alto, la massima aspirazione (proprio come per alcuni dei nostri studenti).
La storia di Zagabria viene vissuta dai discenti come un racconto alla fine del quale disegnano la città antica (1242).
Prima di ringraziare e salutare la 3A ci ha preparato una sorpreso un Medley di canzoni croate cantate e ballate apposta per noi.
La giornata di lavoro è finita ma rimane ancora il pranzo con alcuni dei colleghi nella cittadina di Samobor…
…scambio di regali e dulcis in fundo la cremeschnitte, non poteva terminare meglio di così.
Si è conclusa con un consuntivo più che positivo la mia prima esperienza di job-shadowing, vorrei ringraziare sinceramente chi l’ha resa possibile: la dirigente scolastica Adriana Battaglia e la professoressa Licia Arcidiacono le vere menti, anime e cuori di questo progetto. Ringrazio i colleghi croati che ci hanno ospitato con grande affetto e professionalitá e infine il mio compagno di viaggio Cirino…ce la siamo cavata in qualche modo😅!
Grazie a voi per aver saputo cogliere al volo (è proprio il caso di dirlo!) il senso dell'esperienza e non aver deluso le aspettative...da queste opportunità ne usciamo tutti più arricchiti!